In realtà è inverno da un sacco di tempo

In realtà è inverno da un sacco di tempo.
Era inverno quando fiorivano i peschi e i colori della primavera non brillavano, e non sentivo profumi, e non avevo voglia di sdraiarmi con nessuno sui prati perché nessuno sapeva di primavera come sa di primavera il modo in cui ridi. Però, mi chiedo, chissà se ridi ancora nello stesso modo.
Era inverno quest’estate quando il sole non bruciava per niente, e sentivo che mi pioveva tra i capelli che non accarezzi più, e dentro la testa, e sulle gambe a pezzi per quanto ho corso senza raggiungere nulla, e sugli occhi che ho chiuso ogni volta che la pioggia non era abbastanza forte per nascondere al mondo il temporale provocato dai miei silenzi. Da te stasera com’è il tempo?
Era inverno d’autunno, quando ho invidiato le foglie per la libertà con cui possono lasciarsi crollare al suolo senza fingere che sia tutto a posto, loro che mutano addirittura i colori prima di essere abbandonate dal ramo. E no, non è mai il contrario: le foglie cadono perché il ramo non trattiene. Chissà com’è non essere lasciati andare. Beati quelli che hanno una data per l’inizio e per la fine di ogni stagione. Ci sono inverni così ingombranti che la Terra per un sacco di tempo smette di girare.

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